due belle nuove.
1) Lo scorso sabato a Genova si è tenuta una presentazione di Perigeion nell’ambito del ciclo d’incontri Qui E Ora, a cura di Marco Ercolani e Rossella Maiore Tamponi (link all’evento fb). Era presente una rappresentanza illustre di redattori, il più avventato dei quali, Christian Tito, ha letto la mia Cozza XXIV. Lo ringrazio, l’ha fatta sembrare pure meno bimbesca di quella che è!
Potrete ascoltare e forse visualizzare l’intero incontro o buona parte di esso prossimamente su Perigeion. Vi esorto nuovamente, in qualità di co-redattore junior (lol), a inviare a perigeion.rivista@gmail.com le vostre poesie in valutazione. In particolare se avete inediti. Su, vi aspettiamo con fiducia.
2) per il mio ultimo libro non ho implementato nessun esperimento di distribuzione bibliotecaria, ho lasciato fare al caso e alla buona volontà degli uomini (risate). Vi segnalo però che una copia delle Cinquantaseicozze è magicamente spuntata presso la Biblioteca di Frascati (BASC), ed è dunque disponibile per la consultazione e il prestito (anche interbibliotecario).
Rifletto sull’acquisizione. Delle due l’una: o la biblioteca si è procurata la copia per proprio conto (massima stima), o più probabilmente trattasi di un critico coscienzioso che, ricevuta una copia del libro, anziché destinarla alla viciniore raccolta carta, l’ha conferita (ri-massima stima). Mi è successa una cosa simile anni fa con la Biblioteca Comunale di Lucca e il mio libro d’esordio, che infatti nel suo record porta in nota “dono di” un’illustre studiosa. La quale, se non si è sentita di riscontrarmi le sue sensazioni di lettura, mi ha perlomeno donato una piccola eternità (senza Yoko Ono), una molecola di non omnis moriar.
Per converso, per uno o due critici che conferiscono, venticinque silenziosamente smaltiscono. Al netto della mia possibile imperizia di scrittura e dunque di chi ritiene che l’inerzia sia un giusto adoperarsi per la damnatio memoriae, auspico che questo atteggiamento di “rimessa in circolo” bibliotecaria delle copie mandate alla riffa dei critici sia sempre più diffuso. Nell’attesa j’arisponnémo ‘n coro: è mejo er vino etc.
Evviva le Cozze! Un ringraziamento speciale a Christian Tito…