L’ambizione del discorso critico è di giustificare il commentatore, difendere cioè, non la scelta citazionale che è stata compiuta e che si deve difendere da sola, ovviamente, nella sua oggettività, ma la scelta soggettiva, l’atto citazionale. Il discorso critico, infine, non verte propriamente sul testo, sulle citazioni, ma è un discorso riflessivo, ripiegato sopra se stesso. Il commentatore parla di sé: non spiega il classico, ma si spiega.