XLI.
Ma ora partire. E in fretta. Scordarsi le nubi imperiose
che ingoiano Tino e Palmaria e presto semineranno morte, acquatici antei
a trar forza carnivora dal mare febbrile appena salutato alla spicciolata,
venti gradi di temperatura, ancora languido per me fuori trincea.
Far le valigie proprio quando irrispettoso e sommesso vorresti ricevere
i giorni di pioggia battente e quiete assoluta, come gatto sul davanzale la coda
circonflessa inalare la musica delle gocce incontrastato
balsamo alla parola che certo verrebbe, Castalia.
[Cinquantaseicozze – raccolta inedita a puntate]
[opera protetta da plagio mediante marcatura temporale legale – redistribuibile con Licenza CC]
Cozza prec. | Inizio | Cozza succ. (dal 16/9/13 h. 9:00)
Poesia e destino , come spesso accade alla scrittura , alla parola ” che certo verrebbe “.
Per Roberto una serena disperazione , senza sgomento .
In gamba !
leopoldo –